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ANALISI: come ha fatto Rea ad andare oltre la velocità massima di Bautista e Ducati in Gara 2 all’Estoril?

Thursday, 26 May 2022 08:07 GMT

Contro le previsioni e nonostante una derapata all’ultima curva, nella gara che ha chiuso il weekend portoghese il nordirlandese si è messo dietro Ducati e Bautista: ma come?

Lo spettacolare Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2022 in Gara 2 al Circuito Estoril ci ha regalato uno dei duelli più belli di sempre e ha visto protagonisti Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati). Il nordirlandese e lo spagnolo si sono scambiati più volte le posizioni nel corso dell’ultimo giro. La gara si è decisa all’ultima chicane. Ad avere la meglio stavolta è stato Rea mentre il leader della classifica Bautista non è riuscito a battere Rea. Considerando che uno dei maggiori punti di forza di Ducati è la velocità di punta, come ha fatto Jonathan Rea – alle prese con una grossa derapata all’ultimo giro in uscita da curva 13 – a precedere uno dei suoi rivali nella lotta per il titolo?


PAROLE VINCENTI: “È bello quando l’ultimo giro ti dice bene!”

Rea ha parlato nel dettaglio dell’ultimo giro vissuto all’Estoril: “Dal mio punto di vista è stato appassionante! A tre o quattro giri dalla fine ho commesso un piccolo errore e poi al penultimo giro sono riuscito a recuperare tutto. All’ultimo giro in uscita dall’ultima curva avevo una bella trazione; ho utilizzato la scia e poi mi sono detto ‘frena e basta, non sbagliare’. Arrivando a curva 6 Alvaro frenava presto. Poi ho visto quanto era veloce da curva 4 e anche in curva 5; ho pensato ‘non c’è verso’! Ho rilasciato il freno, utilizzato la velocità in curva, tenuto su la moto e la trazione che avevo era davvero ottima”.

“Questa era la mia occasione e l’ho colta! Avevo due o tre opportunità: curva 7, curva 9 dove ho sorpassato oppure all’ultima curva. Pensavo di avere un grip laterale sufficiente e quindi sono riuscito a passare all’interno. Pensavo che quanto prima lo avessi fatto, tanto più avrei potuto guadagnare in vista del rettilineo finale. C’ho provato alla curva 7 e poi alla curva 9: in seguito ho fatto la mia linea e sono uscito bene. Onestamente pensavo che mi avrebbe 'fregato' dato che la moto scivolava tanto e quindi pensavo che mi avrebbe preso sulla linea di arrivo ma alla fine sono riuscito a completare il lavoro. È bello quando un ultimo giro va per il verso giusto!”.

Rea ha aggiunto: “Sono sempre stato in controllo, ad esempio sapevo che alla curva 7 sarebbe stato un sorpasso stile ‘block pass’. Ho semplicemente tirato dritto. Poi alla chicane sono andato all’esterno. Sarebbe stato un autentico disastro soltanto se avesse chiuso la porta ma mi ha lasciato sufficiente spazio per inserire la mia moto. Oggi abbiamo avuto un ottimo feedback dalla moto, la ZX-10RR sta andando bene”.

 

ANALISI: come la velocità ha condizionato il risultato

Nel corso del weekend Kawasaki non ha avuto la velocità di punta di Ducati; la differenza maggiore è stata in Gara 1 quando la velocità massima della ZX-10RR con Rea è stata di 313.9 km/h mentre quella di Bautista è stata pari a 324.3 km/h: una differenza di 10.4km/h anche se non è possibile determinare l’impatto della scia. In Gara 2 la velocità di punta di Kawasaki è stata di 317.6 km/h mentre quella di Ducati e Bautista è arrivata a 325.3km/h.

Bautista poco prima della linea di arrivo è riuscito a mettersi alle spalle Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK): la sua velocità di punta pari a 324.3km/h è stata registrata nella prima metà di gara e all’ultimo giro pur viaggiando a 314.9km/h era comunque nove chilometri orari più rapido. All’ultimo giro è stato due decimi e mezzo più veloce di Toprak ed è riuscito a passare la Yamaha; perché invece non ce l’ha fatta a mettersi dietro la Kawasaki che ha anche dovuto fare i conti con una gran derapata?

All’ultimo giro Rea ha firmato il primo settore più veloce della gara ed è stato più veloce di Bautista nel terzo e quarto settore. Solo nel secondo settore, dove Bautista è riuscito a uscire in testa da curva 4, lo spagnolo è stato più veloce. Nell’ultimo settore Rea è stato quasi tre decimi più veloce di Bautista: il nordirlandese ha iniziato a spingere forte. La velocità di punta di Bautista sul rettilineo è stata ancora una volta più alta rispetto a quello di Rea che all’ultimo giro ha realizzato un 1’37.693 comparato all’1’38.044 di Bautista.

 

LA BATTAGLIA, VISTA DA BAUTISTA: “Mi aspettavo che attaccasse!”

Bautista ha citato la pioggia presente nell’ultimo settore dell’ultimo giro: “Nell’ultimo sorpasso ho perso la linea dato che ho chiuso la porta e poi lui l’ha aperta! Ho dovuto tenere su la moto e ho perso più tempo rispetto a quanto accaduto ieri con Toprak in uscita. All’ultimo giro la leggera pioggia che c’è stata per tutta la gara si è fatta più intensa. Stavolta non ho vinto ma sono contento dato che il feeling è stato migliore rispetto a stamattina. Ho lottato con gli altri, frenato forte e quindi sono proprio contento”.

“Mi aspettavo che attaccasse! In curva 7 ha provato a passarmi ma ero pronto. Nella chicane sapevo che ci avrebbe provato ma mi sono difeso, lasciando soli pochi metri tra il cordolo interno e me ma è riuscito comunque a mettere la moto all’interno. È difficile difendere quella curva più di quanto abbia fatto. È difficile anche recuperare la posizione dato che è molto vicina alla curva successiva e non hai spazio. Ho provato a difendermi e alla fine non ci sono riuscito dato che ha guadagnato tanto. Da curva 8 a curva 12 ho perso tanto rispetto a Jonny e Toprak ma non sono riuscito a migliorare molto dato che la mia moto è forte in un altro punto. In un settore lento non siamo così forti”.

Una lotta all’ultimo giro tra Rea e Bautista mancava dal 2019 mentre nelle prime nove gare di questo 2022 ne abbiamo già viste tre: Gara 1 ad Aragon, la Superpole Race ad Assen e Gara 2 all’Estoril. In tutte e tre le occasioni ad avere la meglio è stato Rea ma non va dimenticato ovviamente nemmeno Toprak Razgatlioglu che è sempre presente: la stagione ci regalerà tante altre sfide. La velocità di punta non sarà sempre la chiave ma le grandi staccate, la pazienza, la strategia e la determinazione saranno sempre un fattore molto rilevante. Non ci resta che scoprire come andrà la stagione.

 

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